Una
cliente, con cui avevo già in essere un progetto, mi invia delle foto
di un piccolo appartamento a Fuerteventura, che voleva prendere per
investimento, chiedendomi se sarebbe stato possibile renderlo più
invitante. Lo stato di fatto dell’abitazione non si può dire avesse
grossi problemi, semplicemente era il regno del nulla, quindi pensare
al suo restyling era una proposta stimolante.
Fuerteventura fa parte del gruppo delle isole delle Canarie.
Colpisce per i suoi aspetti naturalistici e paesaggistiche unici. Si
possono ammirare contesti lunari fatti di rocce vulcaniche, deserti di
dune modellate dai venti, scogliere e baie riparate che si alternano
con le spiagge di sabbia bianca affacciate sull’Oceano Atlantico.
Ed è proprio l’Oceano Atlantico che conquista con le sue infinite
sfumature di blu, turchese e verde, le stesse sfumature che mi hanno
ispirato per caratterizzare gli interni.
Lavoro prima da remoto, studiando un mood board, con colori, materiali,
complementi d’arredo che definissero uno stile, che avrei poi
verificato e definito con precisione sul posto, e preparo una
dettagliata lista di tutto quello che dovrà essere acquistato.
I primi due giorni sul posto con la cliente, li dedicammo allo shopping
e alla selezione del colore che avrebbe fatto da guida per tutte le
scelte, acquisti e finiture.
Mi portai la mazzetta dei colori ral, sapendo che con questa cartella,
non avremmo avuto difficoltà nel trovare un colorificio che ci
preparasse le vernici, e il codice 5009 un blu azzurrato, tendente al
turchese, ispirato dalle incredibili sfumature dell’Oceano Atlantico,
divenne il colore guida del progetto.
Finiti gli acquisti, il passo è stato quello di liberare lo spazio dai
pesanti mobili contenitivi, dei quali peraltro non esisteva la
necessità, sostituendoli con un ampio tavolo rotondo basso in legno
grezzo, avvicinato all’angolo accanto alla finestra, su cui appoggiare
la televisione.
Pochi e semplici cambiamenti, enfatizzati dalle scelte cromatiche hanno
consentito di trasformare drasticamente la percezione degli spazi.
La cura dei dettagli è stata quasi maniacale, sono arrivata a studiare
e creare anche le tovagliette per la prima colazione degli ospiti, ho
recuperato un foglio bianco, ho preso dal secchio della vernice
avanzata, il pennello lasciato dal pittore semi secco e ho disegnato di
getto una forma a spirale che richiamasse la conchiglia, li chiamata
“Caracol” diventata il logo e nome del piccolo appartamento. La cliente
soddisfattissima del risultato, è volata a far fare le fotocopie a
colori, per poi plastificarle ed avere così anche le tovagliette
plastificate personalizzate.
La sintonia nata in poco tempo con il luogo è stata un’esperienza che
definirei immersiva, l’andare alla ricerca dei prodotti locali, che
parlassero dell’isola, dei suoi colori, materiali, tradizioni, una
ricerca maniacale e una cura dei dettagli, che forse gli ospiti non
noteranno mai, ma che senza di quelli il risultato non sarebbe stato lo
stesso, ossia, non sarebbe stato l’organismo armonico che ne è
nato.
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